shoes on

shoes on , un archivio di gesti e movimenti che dalle forme più ancestrali evolve fino a posture proprie dell’atletica o della danza.  Solo due paia di scarpe vestono i corpi dei performer, diventando ulteriore soggetto della scena. Un’indagine architettonica sul corpo che, nell’attraversamento di diversi registri, mostra le potenzialità e la sensibilità creativa della nudità in accordo all’oggetto che è agito e allo stesso tempo agisce sulla scena e genera l’urgenza di un radicamento, e la necessità di non prendersi troppo sul serio.

Ispirata dalla corrente surrealista e dalle immagini di autori come Ren Hang, Eveline Bencicova e il fotografo Adey, Luna Cenere prosegue nella sua ricerca sui temi del corpo, la postura – prevalentemente di spalle dei soggetti – e il gesto. Appaiono paesaggi fatti di corpi che sottendono significati nascosti, partiture che svelano la natura simbolica e non solo antropomorfica del nostro essere corpo.

credits

ideazione e coreografia Luna Cenere
con Michele Scappa, Davide Tagliavini
musiche Renato Grieco, New Order
light design Loris Giancola
technical direction Nicola Mancini

produzione Körper Centro Nazionale di Produzione
con il supporto di AMAT Marche, Centro di Residenza della Toscana (Armunia, CapoTrave/Kilowatt), Anghiari Dance Hub e Lis Lab / Cross Festival.

reviews

19.09.2023 klpteatro.it
“La ricerca della coreografa si traduce in questa sede in un uovo linguaggio, che mescola performance a pittura e fotografia, creando nuovi codici estetici dove il concettuale si mescola con il visuale. Esercizi di riscaldamento ginnico possono essere sincronizzati come una danza se rimodulati e decontestualizzati. Due fondoschiena possono apparire come pendoli di orologi.

Ogni spettatore può interpretare quelle figure astratte in modo del tutto personale, a seconda di ciò che muove il proprio inconscio, un po’ come quando si interpretano le tavole di Rorschach.

L’astrazione inoltre elimina il genere nella nudità, quindi trascende l’erotismo, e i corpi nudi aprono nuove declinazioni rispetto anche al modo in cui sono trattati generalmente nella danza e nel teatro contemporaneo. Il corpo nudo è già stato politico o sinonimo di provocazione, con Luna Cenere diventa poetico, per dimostrare che in fondo la nudità in sé stessa non esiste, se non strumentalizzata, e in questa performance la coreografa mette praticamente in atto una sottrazione di senso, un riportare ad una condizione di purità il corpo per poterci poi ricostruire un’intenzione.”
Simona Ceppellini

11.08.2022 teatroecritica.net
“Guardarsi da fuori per essere maestri del proprio gesto; la coreografa Luna Cenere ha presentato, in anteprima nazionale a Kilowatt Festival, Shoes On, una scrittura per la prima volta destinata a due interpreti, Michele Scappa e Davide Tagliavini. Interpreti plastici, a servizio del riconoscibile segno minimalista della coreografa, che non mostrano mai il volto se non nel finale, l’uno il contrappeso dell’altro, una leva di umana e perfettissima ingegneria..”
Lucia Medri

03.08.2022 paneacquaculture.net
“È come fissare una nuvola e rintracciare i profili che permettono di immaginare, di intuire un soggetto, una figura che, una volta definita, è già pronta a mutare.
Si tratta, perciò, di un linguaggio fisico ed emozionale, di un accordo di corpi che non perde mai il contatto, alla stregua di quello di Michele Scappa e di Davide Tagliavini in Shoes On di Luna Cenere, al Festival in prima nazionale. Toccarsi, stringersi, tirarsi, è l’alfabeto comune del loro incontro, la danza ipnotica del loro risveglio. Tutto si tiene e si scioglie senza attrito.
La partitura è straniante per la precisione e la lentezza insistita dei movimenti a specchio. La scomposizione del gesto ha come metro la statuarietà delle linee della schiena, delle braccia, delle gambe.Prima del finale eccessivamente ginnico e descrittivo, a ogni pressione segue un rilascio, a ogni perdersi un ritrovarsi: si può essere due restando uno. Si può prendere forma sul bordo dell’abisso, mentre la realtà intorno suona come in disfacimento.”
Matteo Brighenti

25.07.2022 lenottole.com
“Le luci si abbassano e il magma corporeo e pulsante dei due danzatori prende vita in movimenti tesi e lentissimi che vanno a costituire un’intima relazione tra i due: i corpi si fanno paesaggi da attraversare, da esplorare, da accarezzare e da abitare negli interstizi degli spazi che compongono di volta in volta. Il ritmo è lento e ipnotico e lo spettatore si perde piacevolmente in un dialogo che diventa sempre più vorticoso: sulle note di Blue Monday dei New Order la grammatica dei due danzatori (quasi sempre di spalle al pubblico) si compone di movimenti asimmetrici e veloci, fino a formare per ognuno un proprio monologo gestuale.”
Irene Vannelli

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tour

17.11.2024 Dantzaldia Festival (Bilbao,ES)
08.06.2024 Interplay Festival (Torino, IT)
21.12.2023 Teatro Tina Di Lorenzo (Noto, IT)
01.09.2023 NID Platform (Cagliari,IT)
24.03.2023 Teatro Petrella (Longiano,IT)
28 – 19.03.2023 Festival Orbita (Roma,IT)
22.07.2022 Kilowatt Festival (Cortona,IT)
11.09.2022 Festival Danza Urbana (Bologna,IT)